Avete un amico appassionato di treni?
Di treni di tutti i tipi: antichi, nuovi, elettrici, a carbone..
Ecco io ce l’ho e la proposta di ferragosto è stata di andare a vedere il trenino delle centovalli.
Non c’ero mai stata per cui, m’è sembrata una bella idea..
Non finirò mai di stupirmi delle cose assurde che appassionano gli uomini (ovvero persone di genere maschile).
Cosa ci sia di entusiasmante nei binari, in un locomotore, negli scambi ferroviari davvero fatico a capirlo, ma il mio amico sembrava un bambino al luna park e mi ha sbattuto la porta in faccia non so quante volte (ho smesso di
contarle dopo la 3 volta) per l’entusiasmo di andare a guardare, toccare e capire come funzionavano i treni (quelli normali, quelli svizzeri e quello delle centovalli).
Il treno delle centovalli è carino, con grandi vetrate che circondano le cabine, ma posti a sedere scomodissimi per un viaggio di quasi 2 ore.
Si passa in un panorama naturale molto suggestivo, tra boschi, radure, paesini arroccati sulla montagna, strapiombi, cascate naturali…
Il problema è che il paesaggio è più o meno sempre lo stesso e 2 ore di paesaggi naturali mi fanno lo stesso effetto della corazzata potemkin!!
Sopravvivendo alla noia del viaggio si arriva a Locarno, paesino davvero carino e avendo un po’ di tempo ci sono diverse cose da fare: dalla navigazione del lago maggiore alla funicolare al casinò.
Noi abbiamo fatto un giretto veloce e la cosa più divertente è stata vedere la faccia del mio amico, entusiasta per ogni treno o scambio ferroviario…
Roba per me incomprensibile e credo che l’abbia capito dalla mia faccia da punto interrogativo quando mi ha chiesto se un certo binario portava a Varese (avete presente quanti binari ci sono da milano???????? come faccio a sapere dove portano??? mah)
Ahahahah vabbé giornata divertente e tutto sommato istruttiva, peccato avessi la febbre!!
Sigh 😦